mercoledì 17 novembre 2010

E' vèro, credetemi è accaduto - Trattative riservate

L'altra sera ho sentito uno mentre faceva l'elemosina a un poveraccio sui gradini di una chiesa chiedergli se c'aveva il resto.
Giuro.

venerdì 22 ottobre 2010

?- A volte ritornano

Soggetto F- Ho bisogno di stare un po' da sola, di riordinare i pensieri e la mia vita. Per favore non mi cercare più.
Soggetto M- Va bene. Posso capirlo. Abbi cura di te.
(silenzio)
(cinque mesi di silenzio)
Soggetto F- (SMS) Ciao! Ho una gran voglia di risentirti. Chiamami se ti va.
Soggetto M- (SMS) Con piacere, ma non oggi:purtroppo sono molto impegnato col lavoro.
Soggetto F- (SMS) Lascia stare. Fa nulla se dopo 5 mesi che non ci sentiamo non riesci a trovare 5 minuti. Buon lavoro!

martedì 27 luglio 2010

Ultime notizie dalla famiglia - Senso dell'igiene in Valdichiana

Mia cognata (parlando delle figlie, 14 e 9 anni)
"Si picchiano in continuazione... Non sai quante volte mi sono messa in mezzo per separarle: finiva che ne buscavo anch'io.
Ora aspetto che abbiano finito, poi passo il Folletto per raccogliere i capelli. Mica sta bene tutti quei capelli per terra!"

domenica 25 luglio 2010

Bombolo è figlio di Dio

Io sono un uomo molto religioso. Non credo in dio. Ma mi farebbe comodo, se ci fosse. Non tanto nei momenti bui, nelle notti ecc. Dico nelle normali giornate di vita, nel ragionare della pasta da comprare, della fidanzata, dell'orario in cui mettere la sveglia ecc.


E non come norma (neanche nel senso di pasta alla) (SOPRATTUTTO! non nel senso di pasta alla norma). Per coerenza, forse. Per non fare impazzire la maionese del ragionamento, togliere i grumi alla crema pasticciera dell'anima.


Io dio lo userei come un attrezzo da cucina. Un bel multiuso quasi tutto in materiale plastico giallino da comprare all'Ikea (il Gud a 19,90 euro - le istruzioni per montarlo però, sono impegnativucce: superano il migliaio di pagine). Un utensile nella mente. Da tenere lì. E così, nella testa, ci può anche essere se non c'è. Nella mia mente, personalmente, ci sarebbe spazio e tempo e già al momento ci convivono: Bombolo che parla con Maigret; il mio amico Ultraman che ha un proficuo scambio di opinioni sulla politica di Fini con Dylan Dog (li convince poco a entrambi, questa politica di Fini, ma Ultraman è più possibilista); un unicorno che si alimenta di denaro contante; e Belen Rodriguez che gioca a scacchi con Reinhold Messner. Alla fine, a volte, ci scappa anche un bacetto tra i due. Ma senza lingua.


Dicevo, ci sarebbe anche posto per dio, come oggetto della mente.


Infatti essendo molto religioso, non è furbissimo non credere in dio. Ma non sono furbissimo. E non mi torna niente. Neanche il boomerang indietro.


http://www.youtube.com/watch?v=ZIYEYsnmCoM

venerdì 11 giugno 2010

Chiodinfissi - Sono uno avanti, almeno di due anni

Paolo Virzì, (il regista livornese, sì) tiene una rubrica sul Post in cui racconta per foto e didascalie quello che vede in giro per la sua vita. Nell'ultimo post lasciato sul Post racconta della sua recente gitarella americana e, tra le tante cose, mostra una foto, (la terza a partire dall'alto) che fa ridere noi maschietti italici (secondo me anche le femminucce, ma senza darlo a vedere, che non sta bene) e che ha suscitato in me (oltre alla risata) anche un pensiero: "Sono un precursore!"

Qui sotto il motivo di tanto vanto













Mikonos, Grecia, 2008. Pannello informativo bancario

Mezzismo - Ah sì?!

Roma. In metropolitana
Un Lui: sui 40
Una Lei: 38
Un Altro: sui 55

Lei: ... io faccio 40 anni nel 2012... qual'è il mese della profezia dei Maya?
Lui: boh... agosto, penso.
Altro: No, il 21 dicembre, perché è 12.12.12 cioè 3.3.3, il numero del Diavolo
Lei: Ma non era 6.6.6?
Altro: Sì, ma 3.3.3...
Lei: Ah, è un multiplo!
Altro: Eh! O comunque è un 6 rovesciato.

mercoledì 2 giugno 2010

Promemoria - No comment

IL GIORNALE
"Hanno fatto bene a sparare"

(Titolo di apertura di ieri, sull'assalto di Tsahal alle navi di aiuti umanitari dirette a Gaza nel quale sono state uccise 9 persone)

lunedì 24 maggio 2010

Generalizzazioni - Categorie sociali

Esistono tre categorie di persone, al mondo, fondamentalmente: quelli che non si fanno domande e vanno avanti come treni; quelli che si fanno domande, si danno risposte e poi vanno avanti come treni e poi ci sono quelli che le domande se le fanno anche, solo che non trovando le risposte il treno lo perdono e rimangono così: nel sospeso della vita.
Se penso ai primi mi viene in mente Berlusconi.
Se penso ai secondi mi viene in mente Marx.
Se penso ai terzi mi vengono in mente i Peanuts.

I Peanuts mi sono parecchio simpatici, (sicuramente più di Berlusconi e Marx), ma non ho esattamente chiaro il perché: probabilmente è una questione di affinità.
La disarmante tenerezza di chi è inadeguato alla vita e si dibatte invano nel tentativo di darle un senso, di trovarsi uno scopo mi colpisce, mi emoziona, mi attrae.

Ecco, ora che una risposta me la sono data mi sento pericolosamente vicino alla categoria di Marx. Da qui a Berlusconi è un attimo, basta una distrazione e mi ritrovo agente immobiliare...

sabato 22 maggio 2010

IRA SATellitare - Intercettazioni

Saviano "Senza le intercettazioni non avrei scritto Gomorra". Appunto.

venerdì 23 aprile 2010

Psyco logy - Non sono solo?

Oggi non ho fatto niente. Niente di niente.

Ho il sospetto che dentro di me qualcuno supponga di essere immortale.

mercoledì 21 aprile 2010

What a wonderful world - Strike!

Lunedì ho telefonato a un regista, per sapere se aveva un ruolo per me nel suo prossimo spettacolo: era molto dispiaciuto, ma purtroppo non ce l'aveva.
Allora ho telefonato a un produttore che sta producendo uno Shakespeare; con tanti ruoli a disposizione ce ne sarà stato uno libero, no? No.
Quindi, per tirarmi su il morale, ho telefonato a Giulia: mi ha detto che secondo lei è meglio se non ci sentiamo più.

Ho smesso di telefonare.

Non è stata una gran giornata.

In serata è piovuto.

domenica 18 aprile 2010

Filosofando pure sui perché - Nottetempo

E' dalle undici che sono a letto. Non avendo per niente sonno mi sono fatto un excursus internettevole tra ricordi e agnizioni tra De Andrè e Guccini. Per esempio ho scoperto che Guccini e Bertoncelli ora sono amici. Sono cose che vanno sapute, gente! Ho anche rivisto in foto l'entrata di casa al numero 43 di via Paolo Fabbri. La prima (e finora unica) volta che l'ho vista dal vero ero con Du e D. che stavano ancora insieme. A long time ago.
Pervaso da cotanta filopoesia in musica, rifletto. O, più modestamente, vago col pensiero.
Stasera, a cena con amici, dopo che mi è stato fatto notare a più riprese che ero l'unico non "sistemato" della tavolata (mentre loro sistemano case e progettano figli), in un soprassalto di conformismo ho telefonato a una mia ex e le ho chiesto se le andava di sposarmi. Ha risposto di sì. Quindi il mio interesse è decaduto. Cosa sarà quest'idiosincrasia verso il definitivo, il ceralaccato, il socialmente adeguato?! Sarò infantile, ma credo che mi sentirei bene in un grande casolare in mezzo alla campagna nostrana ("nostrana" per gli innumerevoli lettori toscani. Per tutti gli altri: la più bella campagna del mondo), pieno di amici ( accuratamente selezionati) con cui condividere quello che ognuno avrebbe voglia di condividere. Quello che uno voglia non avrebbe se lo andrebbe a non condividere per conto proprio. O con altri. Niente di definitivo quindi, ma di definito sì. Un posto dove si sta se va e per quanto va. Un orto da tentar di tirare su. Magari una mucca. Forse. Belle tavolate all'aperto, dove il frinire dei pochi grilli rimasti e il lume delle altrettanto poche lucciole fanno da contorno a chiacchiere e canzoni. Sempre filosofando pure sui perché. E magari trovando il senso a questa cosa che chiami vita. (Forse ho ascoltato troppo Guccini stasera...) E mi vedrei anche con una donna, che già per il fatto di condividere tutto questo avrebbe la mia gratitudine e il mio rispetto imperituri (soprattutto condividere i miei amici sarebbe degno di stima), ma senza lo stabilire a priori "finché morte non vi separi". Ma che ne so io? E cosa, poveraccia, può saperne lei? Stiamo insieme finché ci va, facciamo che sia la somma dei giorni a fare "l'incredibile mucchio" e poi, al limite, verso la fine, guardandoci indietro, potremo dire "Toh, c'eravamo sposati".
Lo so, non è un'idea originale, si chiamava "Comune" e andava di moda negli anni '70. Ma, 1) non ho mai detto "Sentite che idea originale mi è venuta" e 2) non è detto che una cosa, per il solo fatto di essere stata abbandonata debba essere per forza un fallimento. Qualche correzione, un po' meno dogmi, qualche anno in più (rispetto ai ventenni di allora) e potrebbe pure funzionare. E se poi non va, si riprende i coccini e si va a tentare in qualche altra direzione, purché ostinata e contraria, s'intende. In fondo, il bello del viaggio, non era viaggiare? (E la par condicio è sistemata).

lunedì 12 aprile 2010

Mezismo - Muffin e fichi

Mangiare un Muffin senza apparire un idiota non è un'impresa semplice, se poi è al cioccolato la difficoltà aumenta, perché il nero sporca più del bianco. Non è un'affermazione razzista: se hai un vestito bianco sporca di più. Sennò, no.
Mangiare un Muffin senza apparire un idiota, in treno, con una bella ragazza sconosciuta seduta di fronte è quasi* impossibile, vuoi per colpa del Muffin, vuoi per colpa dell'emotività e della intrinseca necessità (intrinseca alla condizione di maschio seduto davanti a femmina gradevole) di apparire fico.

* Jhonny Depp ne uscirebbe alla grande. Io no. Io non sono J.D. (Il mio insegnante di filosofia sarebbe fiero di me.)

martedì 9 marzo 2010

P. I. (Probabili Idiozie) Precauzioni

Sto mangiando del gelato che ho ritrovato nel congelatore. Ritrovato è la parola giusta in quanto dà la misura del tempo trascorso dal momento in cui, presumibilmente, ce l'ho ficcato. Ora, se per motivi oscuri dovessi essere trasportato d'urgenza all'ospedale, ricordatevi di comunicare al medico di turno che probabilmente quella cosa verde nella vaschetta del gelato non era pistacchio.